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George Orwell – 1984

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George Orwell – 1984

“Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l’uno dall’altro e non vivono soli (…) a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto dall’età del livellamento, dall’età della solitudine, dall’età del Grande Fratello, dall’età del Bispensiero”.

A più di 70 anni dalla sua prima pubblicazione, l’8 giugno del 1949, ricordiamo un capolavoro della letteratura mondiale dello scrittore Orwell: 1984. Nel romanzo si descrive con tono inquietante un probabile e distopico scenario della società futura in cui regna un totalitarismo dalle sembianze estreme e terribili.

Il mondo è diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L’Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c’è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare, amare e divertirsi. L’amore ha il solo scopo della riproduzione. Anche la lingua è stata completamente epurata dei termini ambigui, indefiniti, eterodossi, dei concetti che potrebbero far sviluppare qualsiasi pensiero critico individuale.

Tutti i testi letterari vengono riscritti secondo la Neolingua. La storia viene cancellata perché quella del partito deve essere l’unica versione dei fatti esistente. L’unico pensiero ammesso è quello del Socing. In questo scenario Winston Smith, impiegato al ministero della Verità e correttore di testi secondo i dettami del partito, e Julia sono insofferenti al condizionamento e cercheranno di sfuggire al controllo. Intolleranti al pensiero unico e innamorati l’uno dell’altra, decideranno di entrare in un’organizzazione clandestina.

Gli unici luoghi che non sembrano ancora contaminati dal regime sono la campagna, descritta come un luogo aperto e vivo, e la stanza dove Winston e Julia si incontrano, un luogo accogliente dove è ancora possibile trovare la privacy che, altrove, è stata portata via dai teleschermi.

L’ambiente sociale rispecchia quello dei regimi totalitari: il Grande Fratello è a capo della Nazione, più in basso si trovano il Partito Interno, il Partito Esterno e alla base la massa della popolazione.

L’autore nel suo libro ha lanciato diversi messaggi al lettore, soprattutto riguardanti la comparsa sempre più invasiva della tecnologia nella vita dell’uomo, di cui rischia di diventare schiavo. Winston e Julia risultano figure rudimentali perché stanno lentamente imparando, e con grave rischio personale, che cosa significhi essere uomini. Il carattere è profetico e l’autore con il potere della scrittura ha l’intenzione di mettere in guardia l’uomo contro l’elemento nefasto impersonificato dalle dittature.

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