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Il 15 gennaio 2001 un imprenditore e un filosofo statunitensi lanciarono il progetto «cultura veloce» che rivoluzionò il metodo di condivisione del sapere.
Jimmy Wales e Larry Sanger hanno progettato e realizzato la prima enciclopedia online, inizialmente nell’edizione in lingua inglese, che nei mesi successivi ha aggiunto edizioni in numerose altre lingue.
Sanger ne suggerì il nome, una parola nata dall’unione della radice wiki, unito al suffisso di origine greca “-pedia” (formazione) da enciclopedia.
Per il concetto di wiki, (dal termine hawaiano “wiki”, che significa “veloce”)Wales e Sanger dichiararono di essersi ispirati ai siti WikiWikiWeb. Wiki è un’applicazione web che permette la creazione, la modifica e l’illustrazione collaborativa di pagine all’interno di un sito web.

“Hello world” è il saluto che accoglie i primi visitatori del sito
Tra i suoi principi essenziali figurano il “punto di vista neutrale” e il rispetto del copyright, infatti lo slogan tutt’ora è “l’enciclopedia libera”.


Inizialmente chiamata Nupedia, Sanger sottolineò la diversità di questa enciclopedia rispetto alle altre già esistenti: il suo era un contenuto aperto e aveva quindi carattere libero, in quanto edito sotto licenza GFDL; si trovava sul web, il che eliminava tutte le limitazioni di spazio tipiche del formato cartaceo; era libera da pregiudizi per la sua natura pubblica e per la base potenzialmente ampia dei suoi collaboratori: tutte queste caratteristiche ne facevano un prodotto del tutto nuovo. Rivoluzionaria risultava poi la commistione tra volontarietà e gratuità dell’opera redazionale, da un lato, e la disponibilità piena degli stessi contenuti da parte dei fruitori, dall’altro. ( fonte Wikipedia).


L’idea su cui si fonda appare folle: al contrario di Nupedia, tutti gli utenti possono intervenire sulle voci e modificarle, non si ricorre più quindi a una stretta cerchia di esperti selezionati. Ma è proprio questa intuizione che mette il turbo allo sviluppo di questa enciclopedia.
Nel corso dell’anno si sviluppano le edizioni in francese, tedesco, catalano, spagnolo, svedese, portoghese e, a fine anno, italiano. Dopo 12 mesi di vita l’enciclopedia conta già quasi 20mila voci, su 18 edizioni in lingue differenti.


A settembre del 2004 si contano già un milione di voci. Nel 2007 l’edizione inglese conta 2 milioni di voci: Wikipedia diventa ufficialmente la più vasta enciclopedia mai scritta, superando l’enciclopedia Yongle (1407), che aveva detenuto il primato per 600 anni esatti.
L’enciclopedia libera è fondata su cinque pilastri, delle linee guida ed un codice comportamentale detto “Wikiquette”.


Le critiche rivolte al progetto riguardano soprattutto la mancanza di un processo formale e sistematico di revisione e di controllo dei fatti. Per tentare di risolvere questo problema, sono stati introdotti dei metodi per indicare l’origine del materiale che compone le voci di Wikipedia. Gli autori possono indicare la provenienza della fonte, al termine di ogni paragrafo o concetto espresso e la data in cui il contributo viene inserito. L’anno successivo però la rivista scientifica Nature pubblicò un studio nel quale si sosteneva che le voci scientifiche in Wikipedia erano comparabili in accuratezza a quelle presenti nell’Enciclopedia Britannica.
Oggi conta più di 55 milioni di voci in oltre 300 lingue. È la più ampia opera enciclopedica mai scritta e sul web è tra i dieci siti più visitati al mondo.


Nel 2004 l’enciclopedia ricevette l’approvazione di Umberto Eco (che la citò in un articolo pubblicato da La Repubblica) e il premio Golden Nica per le Comunità Digitali all’interno del Prix Ars Electronica di Linz in Austria.


Il lancio di Wikipedia è stato inserito nel 2009 dai Webby Awards tra i 10 momenti più importanti per Internet del decennio (2000-2009).


Oggi la Wikimedia Foundation ha dato vita a numerosi progetti complementari come Wiktionary, Wikibooks, Wikisource, Wikispecies, Wikiquote, Wikinotizie, Wikiversità e Wikivoyage. Ed esiste una rete di associazioni nazionali collegate all’associazione per contribuire alla gestione dell’enorme flusso che ha generato il progetto. Tra queste c’è anche Wikimedia Italia. Jimmy Wales ha definito Wikipedia “uno sforzo per creare e distribuire un’enciclopedia libera della più alta qualità possibile a ogni singola persona sul pianeta nella sua propria lingua”.

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