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Metropolitan Museum of Art

mr wolf

Metropolitan Museum of Art

Nel 1872 precisamente il 20 febbraio, mentre l’America, a sette anni dalla Guerra di secessione, cercava di ricostruirsi sotto il profilo materiale e culturale, veniva inaugurato a New York il Metropolitan Museum of Art. In quel periodo c’era una diffusa voglia di ripartire e ciò si tradusse nella realizzazione di grandi opere. New York su tutti si presentava come un cantiere aperto, dove nel 1870 fu posta la prima pietra per il celebre ponte di Brooklyn.

“The Met” nomignolo dato al Metropolitan Museum of Art, è uno dei più grandi ed importanti musei degli Stati Uniti. La sua sede principale si trova sul lato orientale del Central Park a New York, lungo quello che viene chiamato il Museum Mile (cioè il “Miglio dei musei”).

La collezione permanente del Met contiene più di due milioni di opere d’arte, suddivise in diciannove sezioni.

Il Met possiede, tra le preziose rarità conservate, una notevole quantità di opere d’arte africane, asiatiche, dell’Oceania, bizantine e islamiche. Il museo ospita delle collezioni enciclopediche di strumenti musicali e fotografia, abiti e accessori d’epoca come anche armi ed armature antiche provenienti da tutto il mondo.

Nelle gallerie del museo sono sempre esposte importanti ricostruzioni d’interni, che spaziano dalla Roma del I secolo al moderno design statunitense. Oltre all’esposizione permanente, il Met organizza ed ospita grandi mostre itineranti per tutto il corso dell’anno. Inaugurato durante la presidenza di Ulysses S. Grant, era originariamente ospitato da un palazzo al n. 681 della Quinta Strada. Il suo primo presidente fu John Taylor Johnston, un dirigente delle ferrovie la cui collezione privata servì da base di partenza per il museo, mentre l’editore George Palmer Putnam entrò a far parte del gruppo dirigenziale con la carica di Sovrintendente.

Sotto la loro guida il patrimonio del Met, che inizialmente consisteva in un sarcofago romano di pietra e di 174 dipinti (per lo più di provenienza europea), crebbe molto rapidamente, fino a superare lo spazio disponibile: questo portò dopo alcuni anni ed alcune trattative con la città di New York all’acquisto di un terreno sul lato est del Central Park dove venne edificata la sua sede permanente, una costruzione neogotica in mattoni rossi progettata dagli architetti Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould.

Nel 2006 il palazzo del Met è lungo circa 450 metri ed occupa un’area di più di 180 000 m², 20 volte più della costruzione originale del 1880.

Fiore all’occhiello del museo è la nutrita collezione di grandi capolavori della pittura europea, che copre un periodo di circa sei secoli. Dai maestri del Quattrocento italiano ( Sandro Botticelli, Filippo Lippi e Andrea Mantegna, Caravaggio, Donatello, Giotto, Michelangelo Buonarroti, Raffaello, Tiziano) alla scuola spagnola di Francisco Goya e Pablo Picasso.

Il Met ha sempre cercato di spronare le persone a farsi visitare, esplorare ed amare, tramite mostre organizzate nel corso degli anni.

Tante le iniziative che il museo realizza come mettere a disposizione liberamente, anche per fini commerciali, 375 immagini della sua collezione: un ricco patrimonio di file, ora di pubblico dominio, delle opere esposte e custodite al MET che abbraccia tutta la produzione artistica e artigianale della storia umana, dalla preistoria fino ai giorni nostri, semplicemente consultando il sito ufficiale metmuseum.org.

Nel 2016 sono stati presentati ben 89 progetti artistici appartenenti ai bambini di alcune scuole pubbliche di New York. P.S. Art 2016: Celebrating the Creative Spirit of NYC kids è il nome dato alla mostra, dove, come dice lo stesso titolo, viene celebrato il senso artistico dei bambini della città, dai più piccoli ai liceali.

Con un’altra iniziativa in piena Fashion Week, il Metropolitan Museum di New York ha mostrato un’anteprima della grande antologica sulla moda americana, “In America: An Anthology of Fashion”, che verrà inaugurata a maggio del 2022, subito dopo l’attesissimo Met Gala. Centinaia di abiti, da donna e da uomo, che raccontano la storia della moda americana tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Da Brooks Brothers a Oscar de la Renta. Allestita nell’ala americana del museo, l’esposizione farà dialogare vestiti e allestimenti con l’aiuto di “bozzetti cinematografici” e immagini firmate da otto registi tra i quali Sofia Coppola, Martin Scorsese, Regina King, Chloé Zhao et Tom Ford.

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