braccio di ferro
Ha oramai 93 anni il marinaio più famoso del mondo e compie gli anni oggi 17 gennaio.
Lo stesso giorno del 1929, veniva presentato al grande pubblico come protagonista in un programma televisivo nella striscia a fumetti Thimble Theatre (Popeye), il suo nome in italiano è Braccio di Ferro.
Un personaggio dei fumetti nato dalla creatività e matita di E. C. Segar, fra i più celebri di tutti i tempi.
Nato effettivamente nel 1919, il marinaio Popeye inizialmente non fu il protagonista assoluto della serie, ma la sua popolarità crebbe a tal punto che lo diventerà a partire dal 17 gennaio 1929.
Nel corso degli anni il personaggio è apparso in vari prodotti televisivi e nel cinema ed è stato oggetto di un diffuso merchandising. Nel 1980 il regista Robert Altman ne trasse un film; LiveAbout lo classificò all’8º posto nella lista “The Top 50 Cartoon Characters of All Time”. Nel 1995 fu una delle venti serie a fumetti incluse nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics.
La storia inizia con il primo protagonista della serie a fumetti Castor Oyl che vuole partire per l’Africa ma prima deve trovare un marinaio di nave e incontra Popeye, un tipo magro, guercio da un occhio e dalla parlata molto caratteristica.
Uomo di mare, il nostro personaggio è di buon cuore e buon senso, si affida ai benefici degli spinaci di fronte a nemici che incarnano i cattivi. Uno di questi, con i quali Braccio di Ferro si trova sempre in rissa, è Bruto, imponente marinaio attaccabrighe dalla barba folta e nera. Motivo di litigio fra Bruto e Braccio di Ferro è Olivia, fidanzata di quest’ultimo ma corteggiata anche dal primo. Molto alta e molto magra, dalle scarpe lunghissime e dall’aspetto esile, dimostra però una forza inaspettata, con la quale a volte riesce a tenere a bada le insistenze di Bruto, in attesa dell’aiuto del fidanzato.
Tra i personaggi secondari si affermerà presto Poldo, che si autodefinisce il miglior amico di Braccio di Ferro. Perennemente affamato e ghiotto di hamburger, è adulatore e approfittatore, ma riesce comunque a dare le giuste indicazioni al marinaio.
Se Segar per la creazione di Popeye si è ispirato a qualcuno, questi è il pugile Frank “Rocky” Fiegel, nativo della sua città e noto per essere un attaccabrighe. Nel 1996 sulla sua tomba è stata posta una lapide di Popeye, commissionata da The International Popeye Fan Club.
Vista la popolarità delle sue strisce al fronte, durante gli anni della seconda guerra mondiale, Popeye che prima vestiva di nero, ha cambiato definitivamente con la divisa bianca dei navy.
Esuberante ed irascibile, con la sua tipica pipa permanentemente in bocca, gli avambracci nerboruti e sproporzionati sui quali è tatuata un’ancora, è sempre pronto a venire alle mani per risolvere le questioni anche grazie alla sua formidabile forza che gli forniscono gli spinaci che saranno il suo tratto distintivo.
I cartoni animati di Braccio di Ferro erano così popolari durante la Grande Depressione, da far salire le vendite di spinaci in America del 33%, fino a farli diventare il terzo alimento più popolare e amato dai bambini dopo il gelato e tacchino.
Segar scelse gli spinaci perché all’epoca si pensava che contenessero più ferro rispetto alle altre verdure.
La falsa notizia nacque incredibilmente nel 1890 quando alcuni nutrizionisti americani resero noto il contenuto di ferro delle verdure. Per una virgola al posto sbagliato si attribuì un contenuto di ferro 10 volte superiore al reale. L’errore fu scoperto dopo decenni, ma nel frattempo Braccio di Ferro e i suoi spinaci avevano conquistato il mondo.
Dopo la morte di Segar, avvenuta nel 1938, gli autori che si susseguono per continuare l’opera sono numerosi, proseguita poi grazie al lavoro di un suo allievo, Bud Sagendorf, che realizza i fumetti a partire dal 1959 e fino alla sua morte nel 1994.
La fama di Braccio di Ferro è cresciuta negli anni, il suo debutto in Italia risale al 1935 ma la pubblicazione nel nostro paese non è stata organica. Nonostante le traversie, nel secondo dopoguerra continua a essere pubblicato da vari editori comparendo anche sulla rivista culturale “Il Politecnico” diretta da Elio Vittorini.
Il successo dell’edizione italiana fu tale che le sue storie vennero acquistate anche all’estero: il linguaggio adatto a tutti, i personaggi nuovi o recuperati dalle strisce di Segar, furono alcuni degli ingredienti vincenti.
Braccio di Ferro è un personaggio che ha conquistato una fama duratura, probabilmente anche per il fatto di essere stato il primo “supereroe” dall’animo onesto e generoso.