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La Storia dei Font – 2° Parte

mr wolf

La Storia dei Font – 2° Parte

Continua il nostro percorso attraverso la storia dei font. ??✒️

Siamo rimasti al XVI sec. con il Garamond che dà un forte contributo all’adozione dei caratteri romani in Francia.
Per accompagnare il Garamond nella categoria dei serif, il tipografo inglese
J. Baskerville inventa, nel 1700, il font Baskerville. Quest’ultimo insieme al Caslon e al Bodoni appare tra il XVII e XVIII sec.

I font moderni sono stati sviluppati con forte senso geometrico.
Con il Baskerville, entrano di scena i transazionali, che richiedono più precisione e ordine nel disegno. Questi font sono tutt’ora usatissimi; classici senza essere leziosi, adatti per testi lunghi e di dimensioni piccole, usati nei libri o quotidiani.

Quando inizia a creare caratteri, Baskerville nota che la tecnologia dell’epoca non gli permette di stampare come avrebbe desiderato.
Di conseguenza, sperimenta e apporta varie modifiche per perfezionare quasi ogni aspetto del processo di stampa: realizza il proprio torchio ed inchiostro.
Nel 1734 appaiono per la prima volta i caratteri di Caslon. Il suo diventa il primo grande carattere britannico e definisce i criteri per tutti quelli che seguiranno. Si dice che proprio come Shakespeare diede all’Inghilterra un teatro nazionale, Caslon offrì al paese un carattere nazionale.
Il Caslon, per esempio, fu usato anche per stampare la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Nel frattempo sono apparse le famiglie dei caratteri Bodoni o Didoniani (da Didot), chiamati anche Romani moderni.
Ideato da Giovanbattista Bodoni nel 1798, è considerato ancora oggi uno dei font più eleganti ed è uno dei più utilizzati.
Il suo creatore fu un appassionato nel mondo della tipografia, uno dei più prolifici creatori di caratteri della storia. Nel 1818 ha scritto un manuale dedicato ai font, dove elenca le caratteristiche principali che ogni buon font deve possedere: regolarità, chiarezza, sobrietà e bellezza.
Per progettarlo, partì da moduli geometrici che conferirono all’alfabeto le caratteristiche ricercate.
Possiamo definire il Bodoni il primo carattere moderno, poiché è asciutto, severo ed elegante, caratterizzato da un netto contrasto tra le aste e da grazie perpendicolari al tratto.

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