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Il Cappello

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Il Cappello

La parola cappello deriva da latino “cappellus”, diminutivo di cappa, cioè piccola cappa atta a riparare la testa.
In epoca preistorica erano in paglia, con il tempo cominciano ad essere utilizzati materiali più resistenti e facili da lavorare, come pelli, lana e cotone.
Al tempo dei romani il cappello assume un ruolo simbolico oltre che funzionale, indossato durante riti e battaglie.

Nel rinascimento è la Francia a dettare moda, con berretti imbottiti e i feltri di lana per gli uomini, le donne invece, preferiscono complesse acconciature o il cosiddetto “cappello a ciambella”.
Nell’ottocento si assiste invece, ad una vera e propria evoluzione del cappello, grazie alle prime macchine da cucire infatti, nasce l’industria tessile, che rivoluziona il mondo degli abiti e degli accessori. Nascono in quel periodo le prime riviste di moda, che testimoniano le numerose sperimentazioni nei materiali e nelle forme dei copricapi.


Nel primo ventennio la modista francese Caroline Reboux, lancia la cloche; gli anni quaranta invece, sono caratterizzati dalle velette e dai cappelli a tesa larga.
Dagli anni ottanta-novanta con la moda dei cappelli con visiera, fino ai giorni nostri in cui si comincia ad indossare un po’ di tutto, insomma ad ognuno il suo cappello. 

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