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L’origine della specie – Charles Darwin

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L’origine della specie – Charles Darwin

Il 24 novembre 1859 il naturalista inglese, Charles Darwin, pubblicava il testo che cambierà per sempre le teorie sull’evoluzione umana, “L’origine della specie”. Il concetto alla base era che gruppi di organismi appartenenti alla stessa specie si evolvessero attraverso la selezione naturale.

Quest’ultima è un processo nel quale sopravvivono solamente le specie più forti e in grado di adattarsi: questi sopravvivendo, hanno più possibilità di riprodursi e hanno maggiori possibilità quindi di trasmettere ai discendenti quei caratteri che li hanno aiutati a sopravvivere. Di contro gli organismi deboli, non potendo riprodursi, non avranno modo di far ereditare i loro tratti alle generazioni future.

Questo creò molto scompiglio all’epoca perché in netto contrasto con la “teoria della creazione”, che definiva la specie come creazione di Dio e poneva l’uomo al di sopra del regno animale.

Darwin considerava al tempo, come individui più forti, quelli capaci di adattarsi meglio all’ambiente. Considerando il mondo animale, ma anche l’uomo del passato, queste caratteristiche spesso coincidevano con una maggior forza fisica. Siamo sicuri che questi criteri siano ancora attuali? Che ruolo svolge la comunicazione nell’evoluzione? Alcune teorie dei giorni nostri vedono l’evoluzione nella comunicazione come un processo e un risultato della selezione naturale. La comunicazione verbale, oltre ad essere un processo di adattamento culturale, risulta esserlo anche in termini biologici. Questa ipotesi è in linea con la tesi della coevoluzione tra cervello e linguaggio.

Altre teorie, per esempio quella dei ricercatori Brian Hare e Vanessa Woods della Duke University, vedono invece la cooperazione come fattore vincente nell’evoluzione. Partendo dallo studio degli animali hanno potuto notare come specie più pacifiche e in grado di collaborare tra loro, riescano a sopravvivere e procreare di più rispetto alle loro controparti violente e solitarie. Secondo i ricercatori, il successo della nostra specie dipende dalla nostra capacità di collaborare e grazie alla comunicazione, tipicamente umana, siamo in grado di superare anche i problemi sociali più difficili.

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