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Il Cinema Fratelli Lumière

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Il Cinema Fratelli Lumière

Provate ad immaginare un mondo senza cinema. Un mondo senza uno dei passatempi prediletti da tutte le generazioni da più di un secolo. Un mondo senza il vincente binomio film – popcorn.

Immaginate, in altre parole, un mondo senza i fratelli Lumière. Chimici e industriali francesi, i fratelli Lumière, Louis-Jean e Auguste sono gli inventori del cinematografo, il primo apparecchio che riprende e proietta su uno schermo immagini in movimento.
Nascono a Besançon, in Francia. La famiglia possiede un’azienda di prodotti fotografici ed è qui che effettuano i primi esperimenti sulle pellicole.

Negli anni che vanno dalla seconda metà dell’800 agli inizi del ‘900 il pensiero occidentale è permeato da una fiducia nella scienza e nel progresso. In questi anni nasce la società industriale e l’uomo è convinto che l’uso della tecnologia rivoluzionerà il suo modo di vivere: ciò che prima era ritenuto irrealizzabile, ora diventa possibile.

Lavorando sul kinetoscopio di Edison, i Lumière brevettano il cinematografo che si distingue dal kinetoscopio di Edison per una caratteristica fondamentale: proiettando le immagini all’esterno dell’apparecchio, consente la visione a più spettatori contemporaneamente. Nasce il cinema.

La nascita del cinema risale al 28 dicembre del 1895: i fratelli Lumiere proiettarono al Grand Café des Capucines a Parigi dieci film di circa un minuto l’uno.
L’intento dei due fratelli, alla visione dei film, era quello di dare al pubblico la sensazione del vero.
Rimane celebre l’“Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”, la cui inquadratura fissa, crea la sensazione che la locomotiva stia per uscire dallo schermo: gli spettatori, credendo di essere travolti, si danno alla fuga.
Ancora oggi questa è forse la più grande emozione che il cinema abbia mai regalato ad un pubblico.

Non v’è dubbio che l’invenzione del Cinema segnò una svolta decisiva, una vera rivoluzione nell’arte, nella cultura e nella società del 20° sec., producendo non soltanto una nuova tecnica di riproduzione del reale, ma anche una nuova sensibilità visiva, un nuovo modo di osservare i fenomeni e di viverli.
La loro invenzione ha rivoluzionato il modo di raccontare, ricordare e immaginare la vita.

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