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Il Primo Jukebox

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Il Primo Jukebox

Parlando dei mezzi di comunicazione, non si può non parlare del famoso Jukebox che tante generazioni ha fatto ballare e divertire e che ha aiutato alla socialità.

Il jukebox moderno (esso deriva da juke-joint, che indicava un bar in cui si balla), come lo conosciamo, è stato sviluppato negli Stati Uniti negli anni ’20, tuttavia il termine “jukebox” è diventato più comune dagli anni ’30 in poi.

Il primo jukebox dlla storia, chiamato “coin-slot phonograph” (fonografo a fessura per monete), è stato inventato verso la fine del XIX secolo. 

Il pioniere in questo campo è stato Louis Glass, che la sera del 23 novembre 1889, insieme al suo socio William Arnold   presentò il primo apparecchio al Palais Royal Saloon di San Francisco: il fonografo con qualche monetina permetteva a più persone di ascoltare una canzone attraverso quattro tubi in stile stetoscopio (bastavano 5 cent per poter sentire la musica!).

Inizialmente, questi jukebox riproducevano la musica da dischi in gommalacca, che successivamente sono stati sostituiti dai dischi in vinile e poi dalle audiocassette e dai CD con l’avanzare della tecnologia. La selezione dei brani avveniva attraverso una serie di selezionatori meccanici e, in seguito, anche mediante display digitali.

I jukebox sono diventati molto popolari durante gli anni ’40 e ’50, diventando una parte integrante della cultura dei locali notturni, dei bar e dei luoghi di ritrovo. La capacità di riprodurre una vasta gamma di brani musicali li ha resi molto apprezzati tra il pubblico.

Il jukebox è una macchina che insieme al flipper ha segnato la storia dell’intrattenimento pubblico, ed è anche presente in moltissimi film e telefilm (Fonzie in Happy Days lo attivava con un pugno ben assestato) ed è uno dei simboli degli anni cinquanta negli Stati Uniti, l’epoca d’oro del rock‘n’ roll e ai dischi 45 giri.

“Nell’immediato dopoguerra fu portata a compimento la più grande campagna pubblicitaria mai ideata per una macchina a moneta. Per la prima volta un jukebox venne pubblicizzato non solo agli operatori del settore, ma al grande pubblico; il Wurlitzer 1015 divenne in poco tempo il simbolo della voglia di divertirsi che contagiava come una febbre gli americani alla fine della guerra. Il battage pubblicitario fu talmente forte che la fornitura di un locale poteva cambiare drasticamente se non si possedeva il 1015”, riporta Wikipedia, “Riviste e giornali pubblicavano intere pagine con fotografie di giovani che si scatenavano ballando attorno a questa macchina, furono prodotte decine di gadget raffiguranti il jukebox e gli americani attribuirono a questo apparecchio un trionfo che vede ancor oggi nel 1015 un modello molto ricercato da collezionisti e amatori.”

Con il passare degli anni, i jukebox hanno subito diverse trasformazioni tecnologiche. Oggi, molti di essi sono dotati di schermi touchscreen, connettività Bluetooth e possibilità di accedere a intere librerie musicali online. 

Nonostante l’avvento della musica digitale e dello streaming, i jukebox tradizionali conservano ancora il loro fascino nostalgico per molte persone.